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Périgord - Francia - Gioiello storico del Périgord, l'abbazia di Cadouin offre leggende medievali, architetture in stile romanico e gotico fiammeggiante

2025-10-21        
   

Situata tra Sarlat e Bergerac, nella valle del Bélingou, vicino alla Dordogna, l’abbazia di Cadouin si trova lontano da ogni insediamento umano, protetta dal fitto bosco della Bessède che la circonda. Fondata nel 1115 da Géraud de Salles, questa abbazia gotica fiammeggiante è un vero tesoro di storia e mistero. Il suo passato affascinante, segnato dalla leggenda del Sacro Lenzuolo e dai ricchi contrasti della sua architettura, la rende un luogo eccezionale. Monumento storico e patrimonio mondiale dell’UNESCO lungo i Cammini di Santiago, l’abbazia di Cadouin resta una testimonianza vivente del genio spirituale e artistico del Medioevo.

L’abbazia di Cadouin: un tesoro di storia e mistero

L’abbazia di Cadouin fu l’undicesima a unirsi all’ordine cistercense, noto per l’osservanza rigorosa della Regola di San Benedetto: una vita di povertà, austerità e silenzio. Distrutta durante la Guerra dei Cent’Anni, la comunità di Cadouin ricostruì alla fine del XV secolo il chiostro in uno stile completamente nuovo per l’epoca. Costruito in pietra bianca proveniente dal nord del dipartimento, contrasta con la chiesa abbaziale romanica adiacente, realizzata in pietra ocra locale.

Le quattro maestose gallerie circondano un giardino interno verdeggiante, offrendo un esempio straordinario di architettura delicata. Si tratta dell’unico esempio di gotico tardivo nel Périgord.

Da oltre 900 anni l’abbazia di Cadouin erge le sue mura con orgoglio, testimone dell’abilità dei costruttori dell’epoca. È un luogo ideale per raccontare la vita monastica medievale, gli stili architettonici e le pratiche artistiche sviluppate dai monaci cistercensi. Isolata nella valle, ha conservato l’insieme dei suoi edifici: chiesa abbaziale, chiostro e spazi comuni.

I capitelli del chiostro, finemente scolpiti, sono vere opere d’arte. Le loro decorazioni raccontano scene della vita religiosa e quotidiana. Ogni dettaglio ha un significato spirituale. I monaci, percorrendo le gallerie, meditavano su queste sculture come se sfogliassero un libro di pietra.

Per quasi sette secoli, il destino dell’abbazia fu intimamente legato ai tumultuosi eventi della storia: periodi di prosperità alternarono momenti di grande difficoltà, fino alla Rivoluzione del 1790 che trasformò la chiesa abbaziale in chiesa parrocchiale. L’abbazia conobbe inoltre un notevole sviluppo grazie alle reliquie del Sacro Lenzuolo, che attrassero numerosi pellegrini a Cadouin, in particolare nei secoli XII e XIII e nuovamente nella seconda metà del XV secolo, prima della Guerra dei Cent’Anni.

Il sudario di Cadouin

Nessun archivio permette di tracciare con certezza le origini del Sacro Lenzuolo di Cadouin. Per secoli, la storia si mescolò alla leggenda, e l’eredità di questa reliquia della Passione da parte dei monaci di Cadouin si iscrive nella tradizione delle reliquie medievali. Una targhetta, esposta già nel Medioevo nell’abbazia, ne attestava l’autenticità.

Questa reliquia rese l’abbazia di Cadouin un importante luogo di pellegrinaggio lungo il Cammino di Santiago, che parte da Vézelay e passa per Périgueux e l’abbazia di Saint-Avit-Sénieur. Proprio per questo motivo l’abbazia fu iscritta nel 1998 nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

A partire dal 1214, la storia dell’abbazia si intrecciò indissolubilmente con quella della reliquia: grandezza e decadenza si susseguirono fino alla Rivoluzione e alla partenza degli ultimi monaci. Nel 1934, uno storico gesuita determinò l’età dell’oggetto grazie alla presenza di bande decorative con iscrizioni. Vi trovò un’iscrizione in scrittura kufica, uno stile dell’alfabeto arabo. Iniziata con la “Fatiha”, la professione di fede islamica, l’iscrizione indica che il velo fu tessuto all’epoca di Al-Musta’li, califfo dell’Egitto fatimide, e del suo visir Al-Afdal, alla fine dell’XI secolo. Nel 1936, a seguito della pubblicazione di queste informazioni, Monsignor Louis, vescovo di Périgueux, annullò l’antico pellegrinaggio a Cadouin, causando la perdita di gran parte delle entrate dell’abbazia.

Il Sacro Lenzuolo, tessuto fatimide intatto e straordinario, di solito esposto nel chiostro, è attualmente in restauro a Périgueux. L’originale dovrebbe ritornare al centro dell’abbazia, ma non sarà più esposto al pubblico per evitare danni dovuti alla luce. Dal 2012, una fedele riproduzione è presentata ai visitatori.

La storia del Sacro Lenzuolo di Cadouin ha inoltre ispirato lo scrittore Jean de La Varende nel suo romanzo L’Amour sacré, l’amour profane, sottolineando l’importanza culturale e letteraria duratura di questa reliquia.

Photos : cChic-magazine.com

 

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